waterfront licola

2024

monica sgandurra


progetto per il nuovo waterfront di Licola

waterfront Licola

dalla relazione del progetto

Descrizione dell’idea progettuale – il concept

Il progetto per un nuovo masterplan del tessuto urbano dell’area costiera di Licola prende le mosse dalla capacità intrinseca che questo paesaggio ha di mettere in atto una configurazione delle proprie componenti fisiche e di relazione tra le parti presenti in una struttura paesaggistica di un grande Parco del Waterfront, una striscia cangiante nella quale il territorio si modella in una struttura dinamica di spazi e linee parallele.

La capacità di questo territorio di relazionare le proprie componenti in una successione prossima a una “stratigrafia” ha definito il principio generatore della proposta progettuale che vede proprio la successione delle componenti presenti e il loro ulteriore sviluppo e riqualificazione come l’azione principale del progetto. Dalla linea di costa, dallo spazio dunale, alla fascia della Foresta di Licola, la sequenza di spazi si articolano parallelamente in fasce che di volta in volta accolgono funzioni, elementi, linee di movimento, sequenze di organizzazioni spaziali che accolgono nuovi e antichi usi di questo territorio. Due focus all’estremo di questa specie di spartito, a Nord l’insediamento di Licola e a Sud il Monte

di Cuma e la sua area archeologica dialogano tra loro attraverso questa successione nella quale si innestano perpendicolarmente le linee dei corsi d’acqua che non interrompono la sequenza ma con il loro inserimento danno ritmo alla composizione stessa.

La risorsa del paesaggio costiero è forse, insieme alle componenti storica ed ambientale, quella capacità, quella possibilità più forte, più generativa di riattivazione di tutti quei processi spaziali, sociali ed economici compatibili e sostenibili per gli sviluppi futuri di questo territorio. Saper interrogare questa risorsa significa anche essere in grado di mettere in relazione, allacciare, collegare anche le dinamiche dei territori retrostanti in un feedback continuo di scambi in grado di superare la zonizzazione, lo sviluppo per parti non dialoganti, la frantumazione e la separazione spaziale che genera disarmonie e crisi.

Descrizione del progetto
 
La prima fascia
Il nuovo Waterfront di Licola si articola in una prima fascia in tre scansioni-sequenze, in tre ambiti marini che si susseguono e si organizzano in spazi che defluiscono l’uno dentro l’altro senza soluzione di continuità:
La spiaggia urbana
Nel tratto Nord l’agglomerato urbano la cui trama si articola lungo la via del Mare non permette la realizzazione di una struttura pedonale che possa svolgersi e affacciarsi direttamente sulla linea costiera per cui il progetto propone una passeggiata pedonale che segna la linea di separazione tra i lotti residenziali e la fascia dell’arenile.
Un percorso mistilineo che segue il movimento morfologico delle nuove dune diventa un luogo pubblico dal duplice ruolo, quello dell’accesso alla balneazione (con piccole attrezzature come casotti bar, servizi igienici, docce) e quello di una nuova passeggiata urbana lungo la linea d’acqua.
I collegamenti perpendicolari con il centro abitato si innestano in questa sequenza con accessi segnalati lungo la via del Mare attraverso nuove trame di pavimentazioni permeabili (autobloccanti drenanti in formati grandi) e l’inserimento di piante rampicanti profumate (gelsomini) che segnalano gli accessi alla spiaggia. Questo sistema ha agli estremi due piccole piazze di ingresso alla passeggiata che si inseriscono come soglie nella trama della sequenza lineare.
La spiaggia attrezzata
Il secondo tratto del Waterfront interessa il settore degli stabilimenti balneari e dei tratti di spiaggia pubblica.
Il sistema della passeggiata si attesta lungo viale Sibilla con al centro la sezione stradale segnata da un viale di Pinus pinaster, dal largo marciapiede e dalla nuova pista ciclabile in sede propria con le “isole” dei parcheggi di servizio alla spiaggia e agli stabilimenti balneari posti sul lato della Foresta di Cuma, che viene estesa fino a questo margine.
Sul lato della spiaggia la passeggiata si sdoppia a tratti e si articola in una sequenza che cambia allineamento e pavimentazioni: un marciapiede largo attrezzato con sedute e aiuole corre lungo la linea stradale per poi sdoppiarsi, cambiare direzione muovendosi anche in modo sinuoso tra le dune verso la linea d’acqua. Su questo sistema di attestano dei percorsi perpendicolari per l’accessibilità agevolata ai tratti di spiaggia pubblica.
Lungo questa doppia passeggiata si innestano anche delle aree per lo sport per gli adulti e un’area giochi attrezzata per i più piccoli.
waterfront Licola
waterfront Licola

Il progetto prevede l’eliminazione di tutti quei volumi fatiscenti e incongruenti presenti in quest’area mentre per le strutture degli stabilimenti esistenti si prevede un restylig mantenuto il corpo principale degli edifici con una operazione di smantellamento di tutti i volumi incongrui e aggiunti nel tempo. A questa operazione si aggiunge l’azione di depaving delle superfici all’intorno per riportare il più possibile i suoli in una condizione di maggiore permeabilità e l’introduzione di una nuova attrezzatura di piccoli volumi per i casotti bar, servizi igienici, docce, cabine spogliatoio e aree ristoro. Questi volumi saranno strutture rimovibili e realizzate in materiali ecosostenibili. Sulla copertura degli edifici degli stabilimenti invece sono previsti sistemi di pannelli solari per la produzione dell’acqua sanitaria e piccole quantità di energia elettrica destinata all’illuminazione degli spazi esterni e dei camminamenti.
Lo spostamento delle aree a parcheggio sul versante opposto alla spiaggia da’ l’occasione per realizzare e bonificare tutta questa fascia tra viale Sibilla e la linea ferroviaria che oggi appare gravemente compromessa e degradata. I parcheggi saranno realizzati con superfici drenanti (prato armato per gli stalli) e con un sistema di drenaggio sotterraneo in modo da recuperare e depurare le acque di prima pioggia che avranno inevitabilmente residui di olii, carburanti, polveri sottili dovuti alla movimentazione delle auto. L’ombreggiatura verrà garantita dall’inserimento di alberi lungo le corsie degli stalli.
Le due passeggiate includeranno poi piccoli canopy di Pinus, piazzette ombreggiate, spazi gioco per bambini, palestre all’aperto per adulti, chioschi e una sequenza variegata di panchine e sedute ambientali, “dune arbustive” di macchia mediterranea, piccole masse morbide di graminacee e dei dry garden.

waterfront Licola
waterfront Licola

Questa passeggiata ha inoltre una progressione anche nella sequenza delle diverse pavimentazioni e trame. Sull’arenile il percorso è un piano poggiato sulla sabbia realizzato in legno composito WPC, mentre le bande verso la strada saranno realizzate con una pavimentazione in autobloccanti drenati e superfici in ghiaietto resinato drenante, una progressione che permette così di avere texture di forme, superfici e consistenza tattile e cromatica molteplice che arricchirà ulteriormente l’esperienza della passeggiata.

Anche questo settore ha due punti di ingresso, due piazze dalle quali accedere alla passeggiata: a nord, sulla copertura del corso d’acqua la piazza belvedere dedicata al Tramonto, a quell’ora del giorno in cui il sole scende fino ad inabissarsi nel mare sulla linea di orizzonte, un luogo per contemplare, incontrare, socializzare. Sul lato opposto è invece presente un altro segmento perpendicolare, ossia la copertura dell’uscita di un corso d’acqua. Qui è previsto un giardino di carattere naturalistico, il Giardino delle dune fiorite, una struttura che anticipa il terzo settore, ossia quello della spiaggia naturalistica che si estende verso Sud e di snoda davanti al Monte di Cuma.

  1. La spiaggia naturalistica

L’ultimo tratto del Waterfront è quello del tratto di spiaggia naturalistica prospiciente la collina di Cuma e che si sviluppa lungo la direzione verso il Lago Fusaro.

Si tratta del sistema spiaggia-duna del SIC IT80030009 all’interno del Parco regionale dei Campi Flegrei, sistema che nel suo tratto a Nord risulta fortemente compromesso dal disturbo antropico (passaggio di veicoli motorizzati, non rispetto dei sentieri, ecc.) che ha inciso sulla struttura morfologica ed ecologica di questo habitat.

Per quest’area sono previste operazioni di ripristino del sistema (duna consolidata-zona retro dunale-duna mobile-dune embrionali discontinue-cakileto) attraverso tecniche di ingegneria naturalistica in attuazione dei piani di manutenzione previsti dal SIC. A questo ripristino saranno poi inseriti successivamente una serie di percorsi in legno che seguiranno gli andamenti altimetrici, percorsi per le visite naturalistiche che sono già una consuetudine nel tratto più a Nord, oltre lil Monte di Cuma, un ambiente più conservato e con meno pressione antropica.

Waterfront Licola

La seconda fascia

La seconda fascia parallela è quella retro dunale della Foresta di Cuma, l’antico bosco frequentato dai Romani, una fitta foresta di Quercus ilex con un sottobosco arbustivo di biancospini, allori, pungitopo.

La Foresta

Sono tre gli ambiti che costituiscono la Foresta di Cuma che fa parte del Parco Regionale dei Campi Flegrei:

1. l’ambito della Foresta esistente consolidata, la lecceta storica Silva Gallinara, che si estende al di là della linea ferroviaria e del canale fino al limite urbanizzato. In questa area sono già presenti percorsi di visita organizzati (centro visite, percorsi tematici, aree pic-nic).

2.  La fascia compresa tra la linea ferroviaria e viale Sibilla.

Per questa superficie è previsto il ripristino della fascia boscata con la stessa composizione della vegetazione della Foresta.

Il P.R.G. individua questa fascia come Fascia dei servizi stagionali annessi (L2) all’area L3 (costa sabbiosa tutelata) per cui oltre al recupero ambientale con la creazione di una struttura boscata sono previste delle aree parcheggio a servizio del litorale attrezzato antistante.

3.  Le aree che il P.R.G. prevedono come aree di ricettività e complessi turistici – campeggi che si collocano nella parte Nord della fascia in continuità con la Foresta sono state sviluppate secondo queste previsioni:

nell’area del campeggio esistente si prevede la ristrutturazione del complesso attraverso un progetto di camping con bungalow e parco per le roulotte da realizzare con materiali ecologicamente compatibili, sia per le strutture, sia per le pavimentazioni che dovranno risultare per lo più permeabili. Si vuole costruire una sorta di villaggio nel bosco incrementando la componente vegetale in coerenza con la composizione arborea ed arbustiva della Foresta di Cuma. 

La seconda area, al di là del canale, oggi un’area che accoglie una struttura di Softair Game, sarà bonificata e ristrutturata come habitat di lecceta. Questa area accoglierà un Glamping, un villaggio camping immerso nel bosco con percorsi dedicati in modo da non disturbare la vegetazione del sottobosco. Un parcheggio e una struttura per l’accoglienza e le attività di ospitalità e di ristorazione sono previsti sul margine dell’area.

L’ultima area, sempre prevista dal P.R.G. come area di ricezione turistica-campeggi, un’area più piccola rispetto alla precedente, accoglierà un piccolo villaggio di Treeshouse all’interno dell’area boscata esistente che sarà ulteriormente riqualificata con interventi di rinaturalizzazione e di rimboschimento.

A queste due fasce si aggiungono due “sistemi eccezionali” ossia la copertura del canale all’inizio di Viale Sibilla e il complesso dell’insediamento antico di Cuma con la sua area archeologica.

Waterfront Licola
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Il Parco del Gioco e dello Sport 

Una ulteriore azione di riqualificazione urbana è quella che vede la trasformazione della copertura del corso d’acqua destinato oggi a parcheggio a Parco del Gioco e dello Sport: campi da gioco per gli adulti come campi di padel, tennis, calcetto e basket e superfici verticali per arrampicate, si susseguono in una strip che termina verso il mare con lo spazio giochi per bambini di diverse età in allineamento con il terminale di questo sistema, ossia la piazza de belvedere del Tramonto.

L’insediamento antico – l’area archeologica di Cuma

Il Parco Archeologico di Cuma è un museo a cielo aperto, una vasta area che accoglie i resti  della città romana sulla sommità del Monte di Cuma l’Acropoli con  il Tempio di Giove e la via Sacra  e sul versante Est, alla base del Monte, la Città bassa con i resti del Foro con le Terme, le Porte di accesso alla città, il Capitolium, il Tempio del Gigante, un tempio con portico, la sala Sillana, oltre a tratti di strade e infine il famosissimo Antro della Sibilla e il Santuario di Apollo. 

Il progetto prevede la realizzazione all’incrocio tra la via Monte Cuma e la strada provinciale Cuma Licola di un nuovo ingresso con un edificio per la biglietteria, servizi, bar, bookshop, un piccolo spazio per eventi. A questo si connette una nuova area di parcheggio per i visitatori e la possibilità di arrivare in bicicletta al Sito.

Il progetto inoltre prevede un percorso pedonale di visita interno all’area intorno all’area del Foro.

waterfront Licola
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La mobilità

Tre sono i tipi di spostamento all’interno dell’area che si intende proporre e ristabilire: in primo luogo la riattivazione del tratto ferroviario della Circumflegrea con la riapertura delle stazioni di Marina di Licola e di Cuma. Questo darebbe la possibilità di arrivare dal centro di Napoli sia al sito archeologico, sia a questo tratto di litorale senza l’uso della macchina, attivando quelle buone pratiche di sostenibilità dello spostamento che ha bisogno dell’intervento pubblico per supportarlo.

Il secondo tipo è la realizzazione di un circuito di navette elettriche che dalla Stazione di Licola (oggi in funzione) possa portare turisti, visitatori e cittadini lungo il nuovo Waterfront.

La terza mobilità, una mobilità dolce è quella delle piste ciclabili. Dalla via del Mare, fino all’ingresso della nuova biglietteria del sito archeologico la bicicletta sarà il veicolo preferito. Inoltre, questo nuovo tratto sarà collegato con quello previsto dalla rete EUROVELO 7 (EV7), la Via del Sole, un percorso ciclabile internazionale che collega Capo Nord con Malta e che passa in questo settore. Un collegamento è previsto inoltre con la Stazione di Licola per lo scambio ferro-bici per tragitti e collegamenti facilitati. In ultimo tutta l’area carrabile del waterfront diventerà un’isola 30 per rendere più sicuri questi tratti di strada.

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