2023
monica sgandurra
Istallazione all’interno della manifestazione VITERBO IN FESTA – piazza San Pellegrino, Viterbo
committente CNA – Associazione di Viterbo e Civitavecchia e PROMOTUSCIA
dalla relazione di progetto
L’ARCA
Concept • Un contenitore, uno scrigno, un contemporaneo container nel quale intraprendere un nuovo viaggio verso un altro Kosmos, o meglio un’altra Gaia nella quale la comunità terrestre si ridefinisce. Superando la visione zoomorfica e zoocentrica che prevede il pensiero dell’“animale” come modello universale della vita e l’uomo al centro di tale pensiero, oggi si deve ridefinire il rapporto fra tutti gli esseri viventi attuando una conversione ecologica, un cambiamento di visioni, pensieri, etiche che coinvolge tutto e tutti.
E così gli uomini per primi sono invitati a risalire a bordo dell’Arca, come suggerisce James Hillman: uno spazio accoglie e rimette a stretto contatto le comunità naturali, un luogo questo nel quale ridefinire quelle relazioni dalle quali dipende la persistenza della vita sul nostro pianeta. Quello della nuova Arca è oggi uno spazio mentale nel quale ridisegnare equilibri, riattivare collegamenti e cooperazioni e dove gli esseri ecologicamente interdipendenti si devono considerare l’un l’altro, come indicava Aldo Leopold.
Gli elementi • Il progetto per l’installazione parte da queste considerazioni e si concretizza con quattro elementi: un contenitore, un’arca, una massa morbida e colorata di piante, il mondo vegetale, tra le quali un piccolo olivo e una vite, le piante “utili” citate nel racconto biblico del Diluvio, delle forme di uccelli che ondeggiano su questa massa in strutture di ars topiaria, il mondo animale, e poi l’uomo, questa volta non è al centro ma al bordo del contenitore. L’uomo diventa osservatore riflessivo che instaura un nuovo dialogo con l’altro da sé. Quest’ultimo elemento è il visitatore, è l’interazione, la reciprocità tra le persone e l’installazione.
